Le seguenti 5 poesie sono tratte dalla silloge "Tutte le cose che chiudono gli occhi", che uscirà nel mese di aprile 2022 per la casa editrice peQuod, all'interno della collana portosepolto.
I nostri corpi complementari
il tuo chiarore
la mia esile oscurità.
Tua è la pietra dell’inverno
il seme dormiente nel giaciglio scuro
le mani che sanno dove premere.
A me resta l’albero lontano
il bianco che si accumula piano
il fiore pallido
esitante tra le dita.
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All’improvviso scende un grande silenzio
e un ordine pallido
si dispone nella casa.
I pasti serali hanno la disciplina delle cose fredde
dei corpi tenuti a distanza. Nessuno
guarda la sedia vuota al suo fianco.
Lì c’è un luogo in cui la luce arriva piano
il punto che ci guarda
e va taciuto.
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La fragilità sta nel verso che non dura
scriverlo su carta
voltarsi per leggerlo di nuovo
e il segno muore.
Il verso frontale volitivo e pieno
la parola stretta sotto la palpebra che duole
e poi il vuoto.
A lato, tutto ciò che respira
e amorosamente vive nella tensione del presente
da me discorde, spalancato
fioritura piena, occhio distratto
che mi vede passare.
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STATICA
La luce che non porti con te
si depone nelle cavità
cerca sguardi complici
attende
di essere tradotta.
*
C’è poi chi resta
nel punto dolce del richiamo
lo nomina
e indugia nel suo segno.
Questo crescere l’uno dentro l’altro
fino a coincidere.