Dietro le mie parole
è il silenzio
come la città intorno
e l'oceano buio
in cui navigo;
non c'è fondo mai
nello sguardo
ma è dove
sempre torno, sempre vado
***
Se oggi mi incroci,
è nel taglio che s'apre
o si sfrangia nel buio
che mi indichi delle felci,
ma dove si scoscende, grado a grado,
(tra idillio e tempo)
e finché è l'occasione
e la vita ci destina con un taglio,
col nome
***
Come se il doppio fosse il volto unico
che ci corrisponde,
è a Dedalo che penso a volte
(e al labirinto
che pure disegnò
di corridoi e strade)
mi perdo nei rapporti che non distinguo,
tra l'opera e il creatore
(...)
finché un'ombra non mi supera...
e le domande
come quando credevo di averti
e non ti ho mai avuta di fronte