Tu sei la terra che non finisce mai
e gira e torna sempre alle stagioni,
tu sei la fine della paura
che il sole non risorga
e la vita d'una colpa si spenga.
Vince il tuo canto il sapore
d'un corpo solo e prigioniero,
il timore del ritorno
alla solitudine delle stelle.
Tu sei lo spavento della bellezza
quando mi chiami e non parli,
il desiderio della fine
quando mi stringi,
il tempo che si rompe nel sospetto
d'un altro tempo tuo senza di me,
quella era arcaica ch'io non vedrò mai.
Io sono il fumo della vita
che bruciò quel tempo favoloso
e vago in te come esploratore
timoroso che l'altro, dagli antipodi,
lo preceda allo zero del polo
per piantare il vessillo del suo re.
***
Silenzio
Santo santo santo è il silenzio
amore tre volte purificato
dal fuoco del vento,
frutto del deserto
maturato dalle tenebre
per mani chiuse in cerca dell'alba.
***
Sogno di fine estate
E ci si sveglia all'improvviso
a casa sognando di ripartire,
il viaggio nel viaggio
appena ricominciato
nel cielo azzurro dei primi
di settembre, l'aria
che invita a rimanere.
È ancora presto per tornare,
potrebbe la méta dimenticarci,
potremmo mancarla, non scendere,
non sentire nel sonno il nome
della città, doppiare il capo
della notte oltre l'alba,
al gioco dei giorni barare,
a lumi spenti doppiare Capo Horn,
all'improvviso riuscire all'estate...