Roberto Deidier: tre poesie da "Una stagione continua"








Non attendo più il sonno.
Sugli occhi si è impressa la notte,
nasconde i miei colori.

Cerco l'alba in un battere
agile d'ali, sopra la grondaia.
Come la paura, sembra trattenga
l'aria, quella vita minuta.



***



L'Aquila nella foschia delle sette
è come una montagna senza altezze
con i profili sospesi nell'aria
e i grigi spenti di un risveglio sordo.
Trema il mattino mentre arriviamo
percorrendo in salita e poi giù al fondo
la diagonale d'una strada stretta.
È un tempo umile che non fa male
questo vuoto che ci sembra chiamare.



***



Solo in questa penombra di vita
so riconoscere
il nostro semplice prestarci
sabbia e parole.